Cosmesi

(dal Libro: La tanatoprassi. Manuale descrittivo della pratica di tanatoprassi secondo la tradizione francese. PIERRE LARRIBE a cura di Laura Rovina)

Cosmesi
Descrizione e finalità:
La cosmetica è una tappa molto importante dell’intervento del tanatoprattore. Si tratta più precisamente d’un riequilibrio delle colorazioni del volto del defunto. In efletti il viso delle salme presenta un aspetto molto pallido, uniformemente spento, poiché il sangue non circola più nei piccoli capillari sotto la pelle. Per evitare quindi che il defunto sia “pallido come un morto”, conviene al tanatoprattore compensare questa assenza di colorazione.

Si tratta di un lavoro che deve essere estremamente sottile, adatto al volto del defunto, che non ha niente a che vedere con il trucco (che potrà però essere fatto dal tanatoprattore su richiesta della famiglia). Familiari ed amici, guardando il loro defunto, dovranno trovargli una “buona cera” senza poter definire precisamente da dove viene questa sensazione.
Certamente ci sono famiglie alle quali questo riequilibrio potrà creare uno shock, sarà quindi sufficiente, con l’aiuto di un fazzoletto di carta imbevuto di crema da massaggio (o latte detergente), ritirare questa leggera colorazione.

Ma in generale, se questo riequilibrio viene finemente adattato, la famiglia apprezzerà il risultato del lavoro del tanatoprattore (il fatto che il corpo non si “trasformi” non viene percepito dalla famiglia e dai parenti).

ll volto
Pulizia e crema di base
Il viso verrà in un primo tempo pulito. Le labbra e le parli sottoposte a delle sfregature (per esempio le zone che sono state rasate) saranno, se non è già stato fatto, spalmate di crema idratante che rallenterà l’evaporazione e la disidratazione dei tessuti.
Poi un po’ di crema per il massaggio sarà messa finemente sull’insieme del viso. Questo lieve strato di crema sevirà come base per le creme colorate che saranno applicate sulla pelle. L’eccesso verrà poi levato con l’aiuto di un fazzoletto (eviteremo di utilizzare il cotone che offre l’inconveniente di lasciare dei pelucchi).

Scelta dei colori
Si usano in genere cosmetici per il teatro perché più coprenti. La scelta del colore dipende dal colorito del defunto. ln generale le persone giovani potranno portare delle tonalità un po’ “vive” e saranno invece riservate per le persone anziane tonalità più “spente”.
La colorazione delle labbra è importante, eviteremo di utilizzare delle tinte rosate e saranno invece privilegiate le tinte rosso carminio, mescolate con una sfumatura di marrone/bruno.
Per mascherare le macchie di colore, utilizzeremo per una prima applicazione, il colore complementare della macchia da dissimulare (del rosso per una macchia verde, dell’arancione per una blu, del viola per una colorazione giallastra e viceversa). ln seguito ricopriremo tutto con una crema colorata dalle tonalità più simili al resto della pelle.

Applicazione del colore
I colori sono, in generale, applicati con un pennello. La crema colorata va spalmata partendo dal centro della zona da riequilibrare verso la periferia presteremo attenzione al fatto che l’applicazione del colore vada in decrescendo fino alla zona non colorata.
In generale sul volto, oltre alle labbra, riequilibreremo i colori della fronte, del naso, del mento e delle guance.


La cipria
Una volta applicata la crema colorata, il tanatoprattore utilizzerà una cipria leggera e trasparente che applicherà sul viso (con l’aiuto di un pennello o di una spugnetta per cipria), per opacizzare la pelle, evitando così i riflessi. Si sarà precedentemente preoccupato di proteggere abiti e capelli con un foglio d’ovatta od un panno.
Le ciglia e le sopracciglia (eventualmente baffi e barba) saranno spazzolati togliere la cipria che potrà essersi depositata.

Altre parti del corpo suscettibili di ricevere delle cure cosmetiche.
Il volto non è la sola parte che può ricevere un riequilibrio dei colore.


Le mani
In generale si tratta del dorso delle mani (ed eventualmente il prolungamento verso l’avambraccio) che può necessitare di un trattamento cosmetico. Procederemo quindi nella stessa maniera del volto (crema per massaggio come base, applicazione dei colori e poi della cipria).
ll collo ed il decolté
A seconda del tipo di vestiti portati dal defunto (e delle macchie da nascondere) un riequilibrio potrà essere eventualmente necessario a livello del collo e della scollatura. Le tecniche sono simili a quelle per il volto e le mani.


Le orecchie

Se le orecchie presentano ancora delle tracce degli ematomi cadaverici, sarà necessario mettere in opera un trattamento complementare. La tecnica è la stessa (base di crema per massaggio, colore complementare per neutralizzare i lividi, poi tinta naturale e cipria).
Faremo attenzione a stendere il colore anche sulla parte dietro l’orecchio.
L’interno dell’orecchio dovrà avere un aspetto un po’ più scuro della parte esterna.

lncidenza deII’ilIuminazione e delle fonti luminose.
E importante che il tanatoprattore lavori al riequilibrio dei colori del defunto tenendo conto anche dell’ambiente dove questi sarà presentato ai suoi cari (per quanto possibile).
L’illuminazione infatti gioca un ruolo importante sull’aspetto del defunto. Se il lavoro del tanatoprattore si svolge nella sala tecnica di una camera funeraria, dove l’illuminazione proviene da tubi al neon in modo crudo e diretto, la salma sarà invece presentata ai suoi cari in una sala provvista d’illuminazione indiretta dalle tonalità calde, il che rischia di determinare sul lavoro di riequilibrio dei colori, un aspetto eccessivo del trucco o al contrario questo può apparire debole o inesistente.