Covid: si può andare ad un funerale fuori regione?

Fonte: leggepertutti.it

Il Dpcm consente lo spostamento per partecipare solo alle esequie di parenti stretti. Resterebbero fuori zii, cugini o suoceri.

La drammaticità della pandemia che da quasi un anno, ormai, ha colpito l’Italia comporta purtroppo ogni giorno il decesso di centinaia di persone. Per questo potrebbe capitare di dover assistere alle esequie di una persona cara che, magari, abita dall’altra parte dell’Italia o, comunque, in un territorio diverso. In questo caso, si può andare ad un funerale fuori regione?

Le Faq sul Dpcm anti-Covid pubblicate poco fa dal Governo chiariscono anche questo aspetto. La risposta alla domanda è sì ma non sempre. Sul sito di Palazzo Chigi si legge che: «La partecipazione a funerali di parenti stretti (per tali potendosi ragionevolmente ritenere almeno quelli fino entro il secondo grado) o di unico parente rimasto, sempre nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza, costituisce causa di necessità per spostamenti, anche tra aree territoriali a diverso rischio e con discipline differenziate per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid-19».

In altre parole, è consentito partecipare al funerale del genitore, del nonno o del fratello o della sorella anche fuori regione, così come il nonno a quello del nipote o il genitore a quello del figlio. Ma il cerchio, teoricamente, si chiude qui.

A stare a guardare, negli altri casi, ci si dovrebbe affidare alla buona volontà di chi ci ferma per un controllo. Se, ad esempio, vivo a Milano da solo e mio suocero abitava a Torino, teoricamente non potrei andare al suo funerale perché non è un parente stretto entro il secondo grado, bensì un affine di primo grado. Così come non potrei andare alle esequie di uno zio che abitava a Verona o di un cugino che verrà seppellito a Napoli, visto che si tratta, rispettivamente, di parenti di terzo e di quarto grado.